Come si diventa rivenditori di gratta e vinci: ecco i requisiti e quanto guadagna un tabaccaio

Diventare rivenditori di Gratta e Vinci rappresenta una delle opportunità più appetibili per tabaccai, bar, ricevitorie e altre tipologie di esercizi commerciali che intendono ampliare la propria offerta e attirare una vasta clientela. Tuttavia, per intraprendere questo percorso è necessario rispettare una serie di requisiti normativi, burocratici e fiscali che rendono la procedura ben strutturata e regolamentata dalle autorità competenti.

Requisiti necessari e procedure amministrative

Per poter esercitare l’attività di rivenditore sono richieste condizioni precise ed essenziali. Innanzitutto, i titolari devono aver compiuto la maggiore età, ovvero 18 anni: sia la vendita sia l’acquisto di biglietti Gratta e Vinci sono vietati ai minori e controllati rigorosamente dagli organi di vigilanza.
L’attività d’impresa deve essere regolarmente registrata e provvista di partita IVA, documento indispensabile sia per la corretta gestione delle entrate e delle spese, sia per l’osservanza delle normative fiscali nazionali. In assenza di questi elementi, nessuna domanda di autorizzazione potrà essere accolta dalle autorità competenti.

Segue poi la compilazione di una scheda raccolta dati, attraverso cui la persona fisica o giuridica fornisce tutte le informazioni relative al proprio esercizio commerciale: nome e cognome, codice fiscale, partita IVA, ragione sociale, indirizzo dell’attività, recapiti e-mail e telefonici nonché dettagli specifici sull’ubicazione e sulle caratteristiche dell’attività stessa.

Dopo aver inviato questi dati, l’autorità preposta – solitamente l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) – verifica la documentazione e, in caso di esito positivo, procede con la formale richiesta di autorizzazione. Un aspetto fondamentale è il rispetto della normativa vigente in materia di prevenzione del riciclaggio, trasparenza e tracciabilità dei flussi finanziari, a cui tutti i rivenditori sono obbligati ad attenersi.

Come si presenta la domanda e tempistiche

La domanda per diventare rivenditore può essere inoltrata direttamente attraverso i portali online dei concessionari ufficiali, come quello di IGT o delle Lotterie Nazionali. Nel modulo da compilare bisogna inserire con accuratezza ogni dato richiesto, allegando la documentazione necessaria e dimostrando di possedere tutti i requisiti.

Una volta ricevuta la richiesta, l’ente esamina la domanda e i documenti allegati; l’iter di accettazione può essere relativamente rapido se tutto risulta in regola. L’imprenditore riceverà comunicazione tramite posta elettronica circa l’esito, generalmente nell’arco di 30 giorni. In mancanza di risposta, la domanda si può considerare rifiutata.

L’accettazione permette quindi di ricevere una fornitura iniziale dei biglietti Gratta e Vinci e i materiali per la vendita. Da quel momento, il punto vendita è autorizzato a offrire i tagliandi ai propri clienti, seguendo scrupolosamente le regole stabilite dal contratto sottoscritto con la concessionaria e dall’ADM.

Obblighi e responsabilità del rivenditore

Ottenere la qualifica di rivenditore comporta non solo l’osservanza delle regole fiscali, ma anche una serie di responsabilità civili e penali. Il rivenditore deve:

  • Verificare che la vendita sia effettuata esclusivamente a maggiorenni.
  • Garantire la corretta esposizione dei biglietti e la loro custodia in sicurezza contro furti o tentativi di manomissione.
  • Gestire in modo trasparente la rendicontazione economica delle vendite, emettendo regolarmente fattura e scontrino fiscale.
  • Effettuare tutte le comunicazioni prescritte alle autorità (ADM) per casi particolari, come ritrovamento di biglietti smarriti o segnalazione di vincite importanti.

È importante sottolineare che il mancato rispetto di tali obblighi può comportare la revoca della concessione, sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, procedimenti penali.

Quanto si guadagna: il margine dei tabaccai sui Gratta e Vinci

Il guadagno effettivo per il tabaccaio o per il punto vendita abilitato alla commercializzazione dei Gratta e Vinci è composto da una percentuale sul valore di ogni biglietto venduto. A differenza di quanto spesso si crede, il rivenditore non riceve alcuna quota sulle eventuali vincite ottenute dai clienti, ma guadagna soltanto sulla commissione di vendita dei tagliandi stessi.

Attualmente, la percentuale riconosciuta ai punti vendita si aggira intorno al 8% del prezzo di copertina di ciascun biglietto venduto. Questa quota, fissata dai concessionari e dall’ADM, può subire variazioni in base ai diversi prodotti e aggiornamenti normativi, ma rappresenta la base del profitto derivante dalla vendita di questi prodotti.

Per chiarire, prendiamo ad esempio un biglietto dal valore di 5 euro: sulla vendita il tabaccaio percepirà circa 0,40 euro. Moltiplicando questo guadagno per la quantità di biglietti mensilmente venduti, si può comprendere come tale attività rappresenti una fonte di reddito significativa, soprattutto nei negozi ad alto flusso di clientela.

In media, secondo i dati disponibili, una tabaccheria di piccole o medie dimensioni che commercializza anche tabacchi, ricariche e altri servizi può arrivare a ricavi netti mensili di circa 1.300 euro considerando tutte le voci di guadagno, compresi ma non limitatamente ai Gratta e Vinci. Tuttavia, la redditività dipende fortemente dall’ubicazione del negozio, dalla capacità di fidelizzare i clienti e da un’offerta diversificata all’interno dell’esercizio.

Conclusioni, opportunità e considerazioni finali

Diventare rivenditori di Gratta e Vinci costituisce un’opportunità concreta di ampliamento del proprio business, ma presuppone il rispetto di regole rigide e l’assunzione di precisi obblighi etici e amministrativi. Il percorso, seppure tecnicamente lineare grazie all’assistenza digitale fornita dai concessionari, richiede attenzione nella preparazione della documentazione e nella gestione di tutte le pratiche amministrative. La giusta conduzione dell’attività permette di rafforzare la reputazione dell’esercizio commerciale e incrementarne il margine di guadagno.

Inoltre, va sottolineato che la vendita di Gratta e Vinci, come ogni altra attività legata al settore dei giochi pubblici regolamentati, deve essere sempre esercitata nel rispetto della normativa vigente, promuovendo una giocata consapevole e sensibilizzando la clientela sui rischi del gioco d’azzardo patologico. In questo senso, l’Agenzia Dogane e Monopoli e le concessionarie nazionali sono costantemente impegnate nel fornire materiale informativo e corsi di aggiornamento rivolti ai rivenditori.
Approfondire la conoscenza della regolamentazione sui giochi pubblici e sulle lotterie permette di cogliere appieno sia le opportunità economiche sia la responsabilità sociale connessa allo svolgimento di questa professione.

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