Attenzione a comprare il telepedaggio dal tabaccaio: ecco i costi nascosti che nessuno dice

Negli ultimi anni, l’acquisto del telepedaggio presso i tabaccai è diventato sempre più diffuso grazie alla comodità e alla rapidità di attivazione del servizio. Tuttavia, accanto a questo apparente vantaggio, si nascondono costi non evidenziati che rischiano di sorprendere molti automobilisti dopo la sottoscrizione. Questi oneri emergono spesso solo leggendo attentamente le condizioni contrattuali o vivendo l’esperienza diretta, causando frustrazione tra gli utenti che si aspettavano una soluzione semplice e trasparente.

I rischi dell’acquisto “a scaffale”

Uno dei principali motivi per cui il telepedaggio viene scelto in tabaccheria è l’immediatezza: si esce dal negozio con il dispositivo già pronto per essere utilizzato. Ma dietro questa semplicità si celano limitazioni operative e voci di spesa non banali. A differenza di quanto molti credono, il prezzo iniziale pagato per il dispositivo non copre tutte le necessità comuni, come l’uso su due auto della stessa famiglia o la gestione digitale di più targhe.

Ad esempio, alcuni dispositivi commercializzati nei punti vendita tradizionali consentono la gestione di una sola targa o, in casi limitati, al massimo due. Se si vuole collegare un veicolo aggiuntivo – come spesso serve nelle famiglie che condividono più automobili – le policy delle aziende impongono la sottoscrizione di un secondo abbonamento o l’acquisto di un secondo dispositivo, anche quando basterebbe semplicemente associare una targa in più al servizio esistente. Questa informazione, raramente comunicata con chiarezza durante l’acquisto, genera spesso lamentele e disagi tra gli utenti insoddisfatti.

Canoni nascosti e costi di gestione

Il costo mensile pubblicizzato dai principali operatori parla generalmente di pochi euro, ma se si va oltre la superficie si scopre come le spese possano lievitare in modo significativo. Molte condizioni sono nascoste tra le FAQ digitali o i regolamenti cartacei e diventano evidenti soltanto al primo rinnovo o alla prima modifica richiesta dal cliente. Un caso emblematico è rappresentato dall’aggiunta di una seconda targa, spesso indispensabile in nuclei familiari composti da due guidatori abituali. In questo caso, la prassi comune impone la sottoscrizione di due abbonamenti distinti, con il pagamento di due canoni anziché una semplice estensione del servizio esistente.

Operatori concorrenti come UnipolMove o MooneyGo propongono tariffe più flessibili, ma comunque prevedono un supplemento: il secondo dispositivo, ad esempio, può costare inizialmente 0,88 euro al mese, per poi arrivare a 2,88 euro mensili dopo i primi tre mesi. Sono cifre che, moltiplicate per ogni veicolo extra e per l’intera durata dell’abbonamento, influiscono notevolmente sul budget familiare.

Nuove offerte e tariffe “on demand”

Nel tentativo di rispondere alle esigenze di una mobilità più flessibile ed economica, alcuni operatori hanno introdotto recentemente dispositivi di telepedaggio che si attivano solo quando effettivamente utilizzati. Fra questi spicca la proposta Telepass “Grab&Go”, pensata per chi viaggia occasionalmente e non desidera pagare un canone mensile fisso.

Questo servizio, disponibile anche nei punti vendita fisici, consiste in un dispositivo senza abbonamento fisso. L’utente paga un solo euro al giorno, ma esclusivamente nei giorni in cui utilizza i servizi di telepedaggio o altri benefit annessi (ad esempio strisce blu o parcheggi convenzionati): nessun addebito viene effettuato per i periodi di inutilizzo, adattandosi così a un segmento di clientela che predilige la massima flessibilità.

Tuttavia, anche in questo caso, sono previste restrizioni tecniche. Sebbene il dispositivo consenta di associare fino a due targhe contemporaneamente – un vantaggio rispetto a molte offerte tradizionali – non è comunque possibile aggirare certi limiti senza attivare altri dispositivi aggiuntivi, specie nei casi di gestione di una piccola flotta o di famiglie numerose.

L’impatto dei costi nascosti sul bilancio famigliare

Quanto possono incidere questi costi extra su una famiglia che utilizza regolarmente il telepedaggio? Le testimonianze indicano che piccoli importi mensili non chiaramente evidenziati all’atto dell’acquisto possono trasformarsi, a fine anno, in una cifra significativa, specie quando si combinano più abbonamenti o frequenti variazioni di servizio.

  • Aggiunta di una seconda targa: in molti casi comporta un secondo abbonamento obbligatorio, anche se nella pubblicità si fa intendere il contrario.
  • Costi extra per le modifiche: alcune società applicano commissioni per il cambio della targa o la sostituzione del dispositivo in caso di guasto.
  • Tariffe mensili non trasparenti: le offerte iniziali vantaggiose possono aumentare dopo pochi mesi, specie per chi aggiunge servizi o dispositivi extra.

Così un servizio che nella migliore delle ipotesi potrebbe costare poche decine di euro all’anno, diventa una vera e propria spesa ricorrente, aggravata dalla mancanza di informazioni dettagliate al momento dell’acquisto “a scaffale”. In ambito lavorativo, la situazione può farsi ancora più onerosa, specie per i pendolari che superano determinati limiti di transiti mensili e si trovano a dover pagare la tariffa piena su ogni passaggio extra, incrementando ancora di più la spesa annuale.

Suggerimenti per scegliere consapevolmente

Per evitare amare sorprese, è fondamentale richiedere sempre informazioni precise sulle modalità di gestione delle targhe e delle tariffe associate prima di finalizzare l’acquisto in tabaccheria. Leggere attentamente il regolamento e le condizioni di utilizzo è l’unico modo per confrontare davvero le offerte. È importante confrontare le opzioni tradizionali con le soluzioni “on demand”, valutando il proprio profilo di utilizzo: per chi guida spesso conviene il classico abbonamento mensile, mentre per i viaggiatori occasionali la versione a pagamento giornaliero può risultare più vantaggiosa.

Chi desidera aggiungere ulteriori targhe dovrebbe informarsi se esistono limiti tecnici o costi supplementari, tenendo presente che la gestione di più veicoli raramente è gratuita, anche con le offerte più moderne.

Nel panorama italiano, la tecnologia del telepedaggio continuerà probabilmente ad evolversi per rispondere alle esigenze dei consumatori. Tuttavia, fintanto che la trasparenza sulle condizioni e sui costi rimarrà carente nei punti di vendita tradizionali, i consumatori dovranno prestare la massima attenzione prima di acquistare un dispositivo lasciandosi attirare solo dall’immediatezza o dalle promesse pubblicitarie. Solo un’attenta analisi preventiva può evitare di pagare più del previsto per un servizio che, nella sua essenza, dovrebbe semplificare la mobilità.

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